RIvista di Arte e Teatro
Per l’inaugurazione ufficiale dell’Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia al PAC di Milano è approdata quella che è stata definita da critici e stampa una delle più grandi esposizioni collettive di arte contemporanea russa dell’ultimo ventennio. Materia prima. Russkoe Bednoe “l’arte povera” in Russia, ideata da Sergey Gordeev – membro del Consiglio Federale Russo per l’amministrazione di Perm – e curata da Marat Gelman, è stata inserita anche nel calendario di iniziative de La Bella Estate di Milano; dopo questa tappa nel capoluogo lombardo, la terza dopo Mosca e Parigi, la mostra in autunno sarà al PS1 del MoMA di New York.
La mostra è affascinante per la spettacolarità e originalità della maggior parte delle installazioni; belle le fotografie di Nikolay Polissky dedicate ad installazioni lignee, ma l’interesse per gli appassionati del genere è indubbiamente catalizzato dall’omaggio ad Aleksandr Sljusarev, autore deceduto lo scorso anno, e qui riproposto con scatti dedicati all’estate ed all’autunno. Sljusarev raggiunse l’apice della fama negli anni ’60 e ha influenzato le generazioni attuali con la sua teoria e messo della fotografia analitica o metafisica, nella quale oggetti usuali, prosaici, svelano sensi e significati profondi, mentre la semplicità apparente è il risultato della sua vastissima conoscenza della cultura visiva.
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